(Non) basta che funzioni

Progettare per

Pensa come un ingegnere
2 min readJan 8, 2021
Non so cos’è, l’ho trovato su Pinterest

Come in tutte le cose vere non c’è mai un unico modo di fare le cose, tantomeno potete pensare che ci sia IL modo giusto. Fra l’altro, appena c’è un unico modo di fare le cose venite sostituiti da una macchina che lo fa al posto vostro, senza sbagliare e senza stancarsi e qui vi ricordo il solito Oscar Wilde: quando gli dei vogliono punirci esaudiscono le nostre preghiere.

Allora non vi lamentate se dovete farvi la punta al cervello e andiamo avanti: abbiamo un prototipo che funziona (motivo d’allegrezza), ora dobbiamo farlo funzionare bene per renderlo un prodotto (vale per ogni maledetto aggeggio che progettate, dal temperamatite al viaggio su Marte).

Di nuovo: che cosa volete? qual è il problema che volete risolvere? Funzionare bene significa che il vostro sistema non si inceppa, significa che costa poco, che cosa?
Tutto! mi risponderanno i miei piccoli lettori.
Eh, magàri!
Ormai dovreste aver chiaro che ogni cosa ha il suo costo (prima che prezzo) e che più le cose sono complicate più le loro parti si influenzano a vicenda. Non è possibile avere il massimo in tutti i comparti, inevitabilmente dovrete scegliere che cosa preferire e le scelte significano rinunce.

In un pragmaticissimo manualetto (The engineering design primer) c’è un prezioso capitolo intitolato “Design for X”: vi si dice come dagli anni ‘70 del secolo scorso le pratiche della progettazione si siano rivolte a specifici aspetti nella realizzazione di un obiettivo: progettare per la fabbricazione, l’affidabilità, la manutenzione.

Il progetto di un manufatto completo di tutte le dimensioni dei singoli elementi componenti non è più accettabile se non contempla considerazioni progettuali sulla sua industrializzazione, qualità, sostenibilità ambientale, affidabilità, manutenzione, ciclo di vita e via e via.

Non servirà ogni volta aver considerato tutto, non sarà necessario averlo fatto dal primo giorno ma non potete credere che basti la sola designazione dei componenti e i loro cicli di lavorazione. C’è da occuparsi di quello che succede al vostro sistema dalla nascita alla morte e anche dopo (cradle to cradle, dicono quelli che parlano bene) in una specie di metempsicosi del progetto che rinascerà diverso dopo aver esaurito la sua vita utile.

Eh sì, adesso: e quando finisco di pensarle tutte?
Eh: mai, ma non devi pensarle tutte subito e nemmeno tutte tu.
A un bel momento bisogna che ci riteniamo soddisfatti sennò non iniziamo mai ma c’è da esser coscienti che una volta partiti non si può smettere di pensare alle conseguenze di quello che abbiamo avviato.

D’altra parte il vostro primo giorno di scuola non credo abbiate pensato a come vi sareste vestiti il giorno della laurea: tenetevi pronti a cambiare idea molte volte, perciò. E anche a mollare il colpo, quando serve.

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Pensa come un ingegnere

Mechanical Engineer+Teacher+(R&D Advisor). I design: machinery * I deal with: interactive systems * I teach: tech culture. Permutation of terms is allowed.