“Mio padre e mio nonno fàvano così, io fàcio come loro”
Il cliente ha spesso torto (II)
Ah, l’innovazione!
Che meravigliosa sfida, che splendida chimera per far ripartire il paese di tanti piccoli ingegnosi leonardi nei loro capannoni di tre generazioni.
Perché, vede ingegnere, noi abbiamo una lunga esperienza di queste macchine e conosciamo i processi, abbiamo il nowàut.
È vero: sanno come si fa ma soprattutto sanno che come fanno va già abbastanza bene e quindi non hanno nessuna voglia di cambiare, soprattutto non hanno voglia di rischiare vie avventurose. Ma allora che vogliono da te?
Il punto è quell’abbastanza: va già abbastanza bene così. Quello che gli proporrai dovrà garantire un vantaggio marginale (poi vediamo che cos’è) per il quale valga la pena imbarcarsi in un processo rischioso.
Se però ne stanno parlando vuol dire che la sensazione di poter cambiare in meglio ce l’hanno. Non accetteranno che tu dal nulla gli proponga un sistema completamente nuovo per fare le cose che hanno sempre fatto così perciò se hai in testa un’idea meravigliosa ti conviene far sì che ci abbiano pensato prima loro: non ti crederanno se arrivi coi tuoi disegni senza che te l’abbiano chiesto -magari più volte- e soprattutto senza che gli sia chiaro che le cose potrebbero richiedere tempo e fatica -e soldi, loro.
Specialmente in settori tradizionali è estremamente difficile cambiare i processi (cioè le teste) e non crederanno ai tuoi excel.
Devi andare avanti per passi piccoli e costruire fiducia con piccole migliorie prima di convincerli ad accettare una tua visione.